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di Matteo Spini
Domani è in programma la quarta giornata del gruppo C di Champions League: l’Atalanta, pur essendo ultima e a secco di punti, non è ancora fuori. I precedenti non sono dalla parte dei nerazzurri: da quando ...
di Matteo Spini
Domani è in programma la quarta giornata del gruppo C di Champions League: l’Atalanta, pur essendo ultima e a secco di punti, non è ancora fuori. I precedenti non sono dalla parte dei nerazzurri: da quando il torneo ha adottato la formula attuale, non è mai successo che una squadra a zero punti a fine andata riuscisse a qualificarsi. L’unico caso risale al 2002/03, quando il meccanismo prevedeva una seconda fase a gironi: diciassette anni fa, il Newcastle perse le prime tre, vinse le successive tre e superò il turno.
L’Atalanta si appiglia al precedente degli inglesi e ad una classifica che, paradossalmente, non è poi così tremenda. Il pareggio dell’andata tra Shakhtar Donetsk e Dinamo Zagabria, infatti, non è riuscito ad eleggere la damigella d’onore del Manchester City, che verosimilmente vincerà il girone: attualmente Gomez e soci sono a 4 punti dal secondo posto, che vale la qualificazione. La quarta giornata è potenzialmente decisiva: è quella che tradizionalmente emette i primi verdetti e che stavolta potrebbe eliminare i nerazzurri, ma anche rilanciarli.
Molto dipenderà da cosa succederà domani: potrebbe già esserci qualche certezza, anche se comunque l’avventura dell’Atalanta non finirà contro il City, visto che oltre al passaggio del turno c’è in ballo il premio di consolazione del ripescaggio in Europa League, che in ogni caso non potrà essere sfumato già domani. Partiamo dalle certezze: uscendo imbattuta domani, l’Atalanta resterà –almeno aritmeticamente– ancora in corsa e addirittura potrebbe esserlo con un ko. I primi responsi saranno emessi domani intorno alle 23, quando saranno finite Atalanta-Manchester City e Dinamo Zagabria-Shakhtar Donetsk, giocate in contemporanea. Solo due combinazioni su nove eliminano l’Atalanta già domani sera.
Mettiamo che all’Atalanta riesca il colpaccio. Vittoria contro il City e discorso riaperto: la banda Gasperini resterebbe ultima, ma le prospettive cambierebbero. Il divario dalla piazza d’onore sarebbe ridotto a 2 punti in caso di pari tra le altre due e resterebbe di 4 in caso di vittoria di croati o ucraini. Anche in questo ultimo caso - di certo peggiore rispetto al pareggio - le possibilità di qualificazione resisterebbero, con uno scontro diretto da giocare contro la seconda e la speranza che il City vinca le altre: da -4 si potrebbe anche andare a +2, a patto di vincere il ritorno con Dinamo e Shakhtar.
Pure con un pareggio, l’Atalanta non sarebbe fuori. Il suo distacco dal secondo posto ballerebbe tra i 4 e i 6 punti, ma potrebbe essere cancellato da due successi conclusivi di nerazzurri e inglesi, contro le stesse rivali. Se però domani l’Atalanta pareggiasse e la Dinamo battesse lo Shakhtar, l’impresa diventerebbe complicatissima, perché i bergamaschi sarebbero a -6 dai croati e lo scontro della quinta giornata dovrebbe chiudersi con cinque gol di scarto per capovolgere il 4-0 dell’andata. Infine, l’ipotesi di una sconfitta. La matematica eliminerebbe l’Atalanta, a meno di un contemporaneo pari tra Dinamo e Shakhtar: a quel punto, non sarebbe del tutto impossibile uno scenario che vedrebbe il sorpasso da -5 a +1 ad entrambe le rivali, con due vittorie finali, sempre con la condizione di un City che vinca le ultime due.
Dunque, l’Atalanta spera di potere sperare e domani proverà a battere il City, ma pure con un punto non mollerebbe. Sapendo che il segno X nella gara del Maksimir sarebbe un grande assist. Tutto questo, ragionando in chiave Champions: volendo invece puntare al terzo posto e alla prosecuzione in Europa League, allora il pareggio tra rivali sarebbe lo scenario peggiore. In ottica ripescaggio, comunque vada, non sarà finita domani.
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