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Nessuno sa con certezza come sarà il cammino europeo dell’Atalanta, anche perché non sono ancora noti i nomi delle squadre che affronterà nella fase a gironi. L’unica cosa che possiamo fare al momento è analizzare il comportamento ...
Nessuno sa con certezza come sarà il cammino europeo dell’Atalanta, anche perché non sono ancora noti i nomi delle squadre che affronterà nella fase a gironi. L’unica cosa che possiamo fare al momento è analizzare il comportamento delle altre squadre che hanno esordito in Champions League prima dei nerazzurri.
Ad una prima puntata incentrata sulle matricole degli anni Novanta (dalla Lazio al Chelsea passando per il Bayer Leverkusen) ne è seguita una seconda riguardante le esordienti nella coppa dalle grandi orecchie nel primo decennio degli anni Duemila (dall’Udinese al Maiorca). La nostra carrellata si conclude con le 18 squadre degli «anni Dieci».
Tre vittorie non bastano
Quarto nel suo girone finisce anche l’Hapoel Tel Aviv ma nelle ultime 3 gare rimedia uno 0-0 con lo Schalke 04, un 3-0 con il Benfica e un 2-2 a Lione. Il Twente chiude invece terzo il suo raggruppamento (6 punti) ma si toglie lo sfizio di fermare sul 2-2 l’Inter, alla prima europea dopo la conquista della Champions League. Al Braga invece non bastano 9 punti per agguantare la seconda posizione perché incredibilmente nessuna delle 12 partite del girone finisce in parità: il club portoghese piega due volte il Partizan e batte per 2-0 l’Arsenal in casa, ma lo Shakhtar Donetsk raccoglie 15 punti e i gunners 12.
Le esordienti dell’edizione 2011/12 sono invece un paio: l’Otelul Galati (Romania) incassa 6 sconfitte ma 4 di queste arrivano con un solo gol di scarto e 3 volte prende gol negli ultimi 10 minuti. Oltre tutto nemmeno la sua tifoseria sembra credere nell’impresa: in casa con Benfica e Basilea sono presenti appena 6.824 e 5.797 spettatori, mentre quando sbarca a Bucarest il Manchester United le presenze superano le 28 mila unità. Il Viktoria Plzen invece fa del suo meglio nonostante finisce nel girone con il Barcellona e il Milan: dai blaugrana incassa 6 reti (3 di Lionel Messi) mentre ai rossoneri impone il pari a Praga, con 2 gol negli ultimi 60 secondi.
Le matricole devono avere un conto in sospeso con le italiane perché nel 2012/13 il Nordsjaelland ottiene un solo punto e lo conquista in Danimarca fermando sull’1-1 la Juventus di Antonio Conte che riesce comunque a vincere il girone. Un risultato singolare considerando che nelle altre 2 gare casalinghe il Nordsjaelland soccombe per 4-0 al Chelsea e per 5-2 allo Shakhtar Donetsk. Va male anche l’esordio del Montpellier che raccoglie appena 2 pareggi. Invece il Malaga incassi 4 punti contro il Milan di Massimiliano Allegri e altrettanti sia con lo Zenit che con l’Anderlecht. Il club spagnolo sfiora la semifinale, ma nei quarti, in vantaggio per 2-1 a Dortmund, incassa 2 gol nel recupero dal Borussia.
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